Rincari energia elettrica e gas. A che punto siamo?

da | Gen 27, 2022

Sono già concretamente visibili i primi effetti dei rincari energetici sulle bollette Luce e Gas di famiglie e imprese. Nella newsletter di dicembre avevamo già documentato il grido d’allarme delle Associazioni di categoria che, Confindustria in testa, segnalavano la drammaticità della situazione i cui riflessi si sarebbero fatti sentire sulla continuità delle attività produttive e sull’aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti.

Gli aumenti

Se a pagare lo scotto maggiore sono proprio quest’ultime, anche le famiglie italiane iniziano a recepirne gli effetti. L’ARERA (‘Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha reso noti gli aggiornamenti delle tariffe in vigore nel primo trimestre 2022 (1° gennaio – 31 marzo) in cui si registrano aumenti record del +55% per l’elettricità e del +41,8% per il gas.

Andando ad analizzare i dati del mercato elettrico e i valori raggiunti dal PUN (Prezzo Unico Nazionale, ovvero il costo all’ingrosso dell’energia alla Borsa Elettrica,  riscontriamo come dai 22 €/MW di maggio 2020 si giunga ai 230 €/MW di questi giorni, passando per un dicembre che ha visto superare i 450 €/MWh in alcune ore.

Nel sito di ARERA sono riportati i prezzi spot del gas naturale al TTF (il mercato di riferimento europeo) che da gennaio a dicembre di quest’anno è aumentato di quasi il 500% (da 21 a 120 €/MWh) nei valori medi mensili), superando in alcune giornate di dicembre il valore di 180 €/MWh; nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato, da 33 a 79 €/tCO2. L’aumento esponenziale del prezzo del gas si è immediatamente riversato sul valore del PUN (Prezzo Unico Nazionale) cioè il prezzo dell’elettricità all’ingrosso.

Gli effetti purtroppo di quella che Ferraresi definisce “Pandemia Energetica” sono già drammaticamente evidenti. Lunedì 27 dicembre Assocarta, Assofond, Assovetro e Confindustria Ceramica hanno tenuto una conferenza stampa per comunicare lo stop della produzione in tutte le aziende italiane a loro associate. “Siamo stati costretti a organizzare questa conferenza stampa durante le festività natalizie perché la situazione è drammatica, tanto che molte imprese hanno dovuto o dovranno sospendere la produzione senza possibilità di prevedere quando riaprire”, dichiarano i promotori dell’iniziativa in una nota.

Gli interventi del Governo

Il Governo ha già messo a punto un piano di stanziamento da circa 8,5 miliardi di euro (1,2 miliardi a luglio, 3,5 a ottobre e 3,8 nella legge di bilancio), nell’alveo di un piano a lungo termine che deve raggiungere i 10 miliardi annui di tagli strutturali. Gli interventi sono destinati a tutti i clienti domestici e parte delle PMI. Ulteriori fondi sono stati stanziati per le fasce economiche di consumatori più disagiate che già percepiscono il Bonus sociale.

In concreto:

  • azzeramento degli Oneri generali di sistema sulla bolletta elettrica del prossimo trimestre e forte riduzione su quella del gas;
  • riduzione dell’aliquota iva al 5% su tutto il consumo;
  • aumento per il prossimo trimestre (con una copertura di circa 912 milioni di euro) della quota di bonus sociale versata a chi ne ha diritto

Il Bonus Elettrico e Gas, l’assegno per azzerare gli aumenti

Secondo le tabelle pubblicate dall’Arera, l’ammontare della compensazione varierà in base alla numerosità familiare secondo questi criteri:

  • per i nuclei da 1-2 componenti, la compensazione nel trimestre sarà di 134,10 (che si aggiunge al bonus già percepito per l 2022 e pari a 128 euro);
  • per quelli da 3-4 componenti, la maggiorazione sarà invece pari a 163,80 euro (insieme a 151 euro già garantiti), mentre per le famiglie più numerose (oltre 4 componenti), ammonterà a 192,60 euro (da aggiungere ai 177 già previsti).

    La compensazione per il bonus gas ha un valore diverso a seconda della categoria d’uso associata alla fornitura di gas, della zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e del numero di componenti della famiglia anagrafica:

    • per le famiglie fino a 4 componenti, la compensazione integrativa sarà di 54,90 euro per acqua calda sanitaria e/o uso cottura per tutte le zone climatiche (dalla A alla F). Per acqua calda sanitaria e/o uso cottura + riscaldamento, varierà invece in questo modo: 134,10 euro (zona climatica A/B), 197,10 euro (C),296,10 euro (D), 405 euro (E) e 474,30 euro (F).
    • per le famiglie oltre 4 componenti, l’ammontare sarà di 100,80 euro per acqua calda sanitaria e/o uso cottura per tutte le zone climatiche. Per usi collegati, invece, ad acqua calda sanitaria e/o cottura + riscaldamento, gli assegni trimestrali in più saranno ripartiti così: 281,70 euro (A/B), 372,60 euro (C), 513,90 euro (D), 666,90 euro (E), 756 euro (F). Per il solo uso riscaldamento: 180,90 euro (A/B), 271,80 euro (C), 413,10 (D), 566,10 euro (E) e 655,20 euro (F).
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